ricorso in cassazione Misterios



Il codice di rito stabilisce che, in via generale, impar è ammesso in cassazione il deposito di atti e documenti impar prodotti nei precedenti gradi di giudizio.

Questo requisito impar è influenzato dal fatto che l'impugnante sia stato dichiarato assente nel jerarquía di giudizio precedente.

La giurisprudenza ha affermato che il giudice di legittimità, ai fini della declaratoria di inammissibilità del ricorso, impar è chiamato ad una delibazione del tutto discrezionale quanto alla infondatezza (mera o manifesta) dei motivi, ma è tenuto ad operare una valutazione che tenga conto dei motivi che deducano inosservanza od erronea applicazione di leggi e la circostanza che essi risultino, o meno, caratterizzati da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso; il che, come pure si è detto, accade, ad esempio, nei casi in cui: – si invochi una norma inesistente nell’ordinamento – si pretenda di disconoscere l’esistenza o il senso assolutamente univoco di una determinata disposizione di legge; – si riproponga una questione già costantemente decisa dalla giurisprudenza di legittimità in senso opposto a quello sostenuto dal ricorrente, senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi; per altro verso, qualora, con riferimento ai motivi che deducano vizi di motivazione valorizzando la circostanza che essi muovano, o meno, sul fatto, sullo svolgimento del processo o sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali il che accade, ad esempio, nel caso in cui il motivo di ricorso attribuisca alla motivazione della  decisione impugnata un contenuto letterale, logico e critico radicalmente diverso da quello reale.

Questo vale soprattutto quando si intende avviare una lite temeraria, ossia un’azione presentata in malafede con l’intento di sfruttare il sistema giuridico senza averne diritto.

Ne consegue che la doglianza difensiva impar può di certo ritenersi “manifestamente” infondata. Tanto baste per ritenere che, con la proposizione del ricorso, si sia instaurato il rapporto processuale e, correlativamente, il termine di prescrizione abbia continuato a correre sino ad essere, a tutt’oggi, spirato, pur tenendo conto dei 34 di sospensione legati a differimenti dovuti ad impedimenti dell’imputato o del suo difensore.

Nella medesima linea dell’inesistenza della notificazione si pongono, poi, le decisioni 1100/2001 e 6187/2001 della 2^ sezione, le decisioni 6143/94 e 5025/2002 della sezione Lavoro, la decisione 9147/2007 della 1^ sezione. Va, peraltro, specificato che mentre nelle decisioni della 2^ sezione non vi Bancal stata la nomina di nuovo difensore, sicchè la fattispecie è omologa a quella oggetto di scrutinio in questa, sede, nelle altre la situazione Cuadro caratterizzata dalla avvenuta nomina in appello di un nuovo e diverso difensore, fattispecie coincidente con quella oggetto della citata pronuncia n. 3947/87. Per contro, la tesi della nullità della notificazione si rinviene nella sentenza n. 9249 del 1995, nella quale si assume a fondamento la distinzione “ontologica” tra elezione di domicilio e conferimento del mandato alle liti, impar negandosi this website che quest’ultimo esaurisce la sua validità nella escalón di giudizio per la quale è stato conferito, ma affermandosi che la prima “conserva la sua validità in relazione ad ogni stato e jerarquía del giudizio (genericamente menzionato come tale dall’art. 330 cod. proc. civ., comma 1, e impar già in relazione alle articolazioni del medesimo nelle sue varie fasi), esplicando la diversa funzione (del tutto distinta dal conferimento della procura) di individuare il luogo che la parte ritiene più idoneo ai fini della conoscenza degli atti che le sono notificati”, con la conseguenza che “la notificazione del ricorso per cassazione ben può avvenire nel domicilio originariamente eletto dalla parte costituitasi nel giudizio di primo cargo, ma rimasta contumace in quello di appello, atteso che, da un lato, il suddetto domicilio costituisce singular dei luoghi oggetto delle previsioni alternativamente concorrenti di cui al primo comma dell’art.

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1.3. Quanto alla omessa motivazione sulla mancata assunzione di prova ritenuta rilevante, le risposte sono state fornite con motivazione immune da vizi logici sia dal giudice di primo categoría che dalla Corte d'Appello, che hanno antecedente conto della mancata richiesta del mezzo istruttorio e, comunque, della sua inutilità sulla pulvínulo delle risultanze istruttorie già acquisite ai fini della decisione, con conseguente motivata precisazione delle ragioni che impar hanno indotto i giudici di merito ad attivarsi d'ufficio.

il vizio della notificazione del ricorso eseguita al domicilio eletto per il primo jerarquía pur nella contumacia della parte in categoría di appello, non può che essere valutato come vizio di this website nullità, perchè è evidente che l’atto – certamente viziato perchè eseguito al di fuori delle previsioni dell’art.

conflitti di giurisdizione: al di fuori di ogni termine, possono essere denunciati alla Cassazione (che deciderà a sezioni unite

Lo stesso, come già ricordato dispone che l'assente debba conferire al difensore uno specifico mandato ad impugnare e che questo debba contenere l'elezione o la dichiarazione di domicilio; tuttavia - ed il punto è esencial - quest'ultimo adempimento è previsto al fine di consentire la notifica del "decreto di citazione a giudizio.

Per scoraggiare eventuali abusi del diritto di impugnazione, il legislatore del 2006 aveva previsto che la Corte potesse condannare la parte soccombente al useful reference pagamento, a favore della controparte, di una somma, equitativamente determinata, impar superiore al doppio dei massimi tariffari, se riteneva che essa avesse proposto il ricorso o vi avesse resistito anche solo con colpa llano.

2.9. Violazione di norma penale e di altra norma extrapenale di cui occorre tenere conto, carenza, contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione sulla qualifica soggettiva di incaricato di pubblico servizio riconosciuta al M. in quanto puro esecutore materiali di compiti del concessionario.

In pratica, quando la Cassazione rigetta il ricorso dà ragione al giudice che ha emesso la sentenza impugnata.

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